Raggiungere con le racchette da neve il nucleo di Dötra, situato in Valle di Blenio – per la precisione tra Olivone e il Lucomagno – è un must dell’inverno ticinese: per farlo vi sono diversi itinerari, che non richiedono sforzi particolari. Si può infatti partire sia da Campra, che da Camperio-Piera. Questa questa volta, per la nostra racchettata in Dötra, abbiamo scelto di salire da Camperio-Piera.
La racchettata in Dötra partendo da Camperio-Piera
Preciso, anzitutto, che a Piera non vi sono moltissimi parcheggi: suggerisco quindi di non arrivare troppo tardi! Se non avete in mente dove si trova Piera, non temete perché non potete sbagliare: poco dopo Camperio, infatti, continuando a salire troverete un nucleo di case e, soprattutto, diverse auto parcheggiate lateralmente sulla strada cantonale. Siete arrivati a Piera!
Ecco quindi l’itinerario suggerito
11 gennaio 2020, Piera (m1306) – Piana di Dasunda (m1687) – Dötra (m1749) – Piana di Dasunda (m1687) – Piera (m1306)
Link all’itinerario su SvizzeraMobile
Pronti, partenza, via!
Partendo da Piera, il primo tratto di percorso è su strada asfaltata e, a dipendenza del livello di innevamento, è possibile mettere subito le racchette. Quando siamo stati noi, a inizio gennaio 2020, a dire il vero il primo pezzo era anche parecchio ghiacciato: quindi in questo caso si è rivelato molto utile avere le racchette!
Partiamo in una mattina soleggiata di inizio gennaio. Non c’è moltissima neve purtroppo e, poco dopo il primo tornante, ci imbattiamo in un cartello che indica la Capanna Dötra. Scegliamo di seguire la direzione segnalata e ci rendiamo subito conto che è una buona idea: ci ritroviamo infatti subito nel bosco, allontanandoci dalla strada asfaltata. La salita non è troppo impegnativa e ci permette di chiacchierare e di guardarci in giro, contemplando la splendida natura che ci circonda.
Usciti dal bosco, sulla destra e poco lontano si vedono le cascine di Oncedo. Continuiamo a salire e ci ritroviamo nuovamente nel bosco. Quel che ci vuole per scaricare la tensione della settimana. A un certo punto attraversiamo il ruscello, ciò che ai miei occhi rende l’itinerario ancor più fiabesco. Non so spiegarvi perché ma in inverno, con la neve, per me i fiumi e i ruscelli aggiungono magia al percorso.
Raggiungiamo poi la Piana di Dasunda e, compiendo gli ultimi passi in salita, arriviamo in Dötra. In totale ci abbiamo impiegato un’ora e un quarto. Il nucleo è molto bello e regala attimi di vera pace.
Non c’è una nuvola in cielo e quindi vale la pena fare uno sforzo in più e salire oltre il nucleo di case. È sufficiente salire una decina di minuti per ritrovarsi davanti agli occhi un panorama molto aperto: si scorgono, tra le altre cime, il Pizzo Rossetto, l’Adula e le splendide montagne della regione del Lucomagno. Una gioia per gli occhi e per il cuore!
Ci concediamo un buon pranzetto al Grotto Dötra e torniamo a Piera. La discesa è veloce, in un’oretta siamo di ritorno alla nostra macchina.
La racchettata in Dötra è molto piacevole e la salita non è faticosa, ciò che rende l’escursione a portata di tutti, anche di chi è alle prime armi con le ciaspole. Purtroppo quel giorno ci siamo lasciati completamente assorbire dalla natura e dal panorama e, di conseguenza, i reperti fotografici sono limitati. Ogni tanto, nei posti speciali, succede anche questo!
Quanta gioia ad alta quota per la racchettata in Dötra?
Qualche dato…
| DURATA | ANDATA: 1.15H, RITORNO: 1H |
| LUNGHEZZA | 6 KM |
| DISLIVELLO | 457M |
| DIFFICOLTÀ | WT2 |
| RISTORO SUL PERCORSO | SÌ, A DÖTRA VI SONO SIA IL RISTORO CAPANNA DÖTRA CHE IL GROTTO DÖTRA |
| FONTI D’ACQUA SUL PERCORSO | SÌ |
| ADATTO AI BAMBINI | SÌ |
| PUNTI PANORAMICI | NO |
| PARCHEGGIO | SÌ |
Qualche immagine…








