Sono legata ai posti che conosco, sono un po’ abitudinaria, mi piace tornare dove mi sento a casa. Nel contempo però amo le nuove scoperte, mi incuriosiscono e mi entusiasmano. Ed è successo anche con la Lötschental. Non la conoscevo, di lei avevo letto solo che la chiamano la “valle magica”. E ho capito presto il perché. Non la conoscete? Ecco allora un paio di idee per scoprirla, utili per trascorrere uno specialissimo weekend in Svizzera in inverno.
Racchette? Passeggiate? Sci? Nella Lötschental c’è tutto ciò che rende speciale un weekend in Svizzera in inverno
Pur se piccola, la Lötschental – una valle ben lontana dai grandi centri turistici e con pochi villaggi ancora autentici – offre diverse possibilità di svago, dallo sci allo sci di fondo, dalle passeggiate alle escursioni con le racchette. Noi abbiamo deciso di partire per un weekend e di lasciare gli sci a casa. L’obiettivo era stare nella natura, in luoghi possibilmente deserti e soleggiati, per recuperare un po’ di stanchezza e staccare dalle giornate, ormai purtroppo tutte uguali, di questo periodo ancora contraddistinto dalla pandemia.
In questo articolo mi concentro quindi su tre escursioni, fattibili sia a piedi sia con le racchette, che ci hanno regalato due giornate speciali.
1. Emozioni ad alta quota sul sentiero più alto d’Europa!
27 febbraio 2021, Hockenhorngrat (3111 m) – punto panoramico – Hockenhorngrat (3111m)
Link all’itinerario su SvizzeraMobile
Ebbene sì! Avete letto bene! Nella Lötschental c’è un’escursione invernale molto particolare che, oltre a essere cortissima, facile e a portata di tutti, si svolge sul sentiero più alto d’Europa e offre un panorama spettacolare. Per arrivarci bisogna salire fino all’Hockenhorngrat con i locali impianti di risalita.
Si prende la teleferica a Wiler, dove vi sono ampie possibilità di parcheggio, e in pochi minuti si arriva a Lauchernalp. Da lì si sale ancora, dapprima con due seggiovie e in seguito con una cabinovia, e si arriva all’Hockenhorngrat, a 3’111 metri! Scesi dalla cabina ci si dirige a piedi verso sinistra, seguendo il sentiero. All’inizio sembra di essere sulle piste da sci ma in realtà non ci si dà nessun fastidio con gli sciatori.
La passeggiata è breve (per andata e ritorno calcolare una quarantina di minuti) ma intensa: il fiato manca, e non solo per l’altitudine, ma anche e soprattutto perché si gode di una vista mozzafiato sulle vette circostanti. Qualche esempio? Il Cervino, il Dôme, il Monte Bianco…
A onor del vero, prima di scendere, abbiamo fatto anche una piccola deviazione che, percorrendo il sentiero dedicato allo sci escursionismo, ci ha permesso di addentrarci ancor di più in questo panorama stupendo e di arrivare proprio davanti al Kleinhockenhorn. Una meraviglia per gli occhi!
Si ritorna poi agli impianti di risalita seguendo lo stesso percorso e si scende nuovamente fino a Lauchernalp.
Consiglio di fare questa breve passeggiata con il bel tempo e di unirla all’escursione circolare che racconto sotto la Gallery.









2. Itinerario ad anello a Lauchernalp, il regno delle famiglie
27 febbraio 2021, Lauchernalp (1968m) – Hockenalp (2048m) – Stafel (2100m) – Lauchernalp (1968m)
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Lauchernalp è un terrazzo sulla Lötschental. Un terrazzo formato da una serie di rustici romantici, dove il sole batte da mattina a sera, dove si scia, dove si passeggia e dove si possono fare escursioni con le racchette.
Noi abbiamo scelto un classico della regione, un itinerario circolare – percorribile sia a piedi che con le racchette, a dipendenza della quantità di neve – che da Lauchernalp porta dapprima a Hockenalp, in seguito a Stafel e infine nuovamente a Lauchernalp. E che evidentemente si può percorrere anche in senso inverso. La passeggiata dura circa un’ora e mezza, si snoda su un percorso di poco meno di 5 km e ha un dislivello di 230 metri circa. Niente di difficile, quindi.
Da Lauchernalp si prende il sentiero che parte sotto l’arrivo della funivia. La prima parte è leggermente in discesa finché, dopo circa un quarto d’ora, si sale a destra, in direzione di Hockenalp. Prima di giungere a questa malga s’inizia ad intravvedere l’attrazione che, secondo noi, da sola vale la passeggiata: la cappella di Hockenalp, dedicata a Sant’Anna. Costruita nel 1959, in legno scuro, fa contrasto con il bianco della neve e il blu del cielo. Una meraviglia.
Da qui, dopo le foto di rito, si riparte in direzione di Stafel. Dopo altri 200 metri in leggera salita, si costeggia una delle due stazioni intermedie. Dopodiché, ad attenderci è lo splendido nucleo di Stafel da cui si gode di un bellissimo panorama su tutta la Lötschental. Qui inizia la discesa su Lauchernalp. Il sentiero si snoda tra i molti bellissimi rustici della collina e porta comodamente all’arrivo della teleferica. Imperdibile, anche per le famiglie!








3. Fafleralp: biglietto andata e ritorno. O solo andata?
28 febbraio 2021, Blatten (1540m) – Kühmad (1625m) – Fafleralp (1787m) – Kühmad (1625m) -Blatten (1540m)
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Nemmeno l’escursione verso la Fafleralp delude. In questo caso si tratta di un itinerario più impegnativo delle passeggiate appena descritte: 9 km, percorribili in massimo 3 ore (andata e ritorno) e con un dislivello di 280 metri. Se però calcolate che alla Fafleralp ci si può fermare per il pranzo o per uno spuntino, o anche solo per un aperitivo, riposandosi al sole… l’escursione si trasforma in una proposta perfetta per riempire l’intera giornata! Così come abbiamo fatto noi!
Si parte da Blatten, l’ultimo villaggio della Lötschental, dove vi sono diversi parcheggi. Ci si addentra nella Valle costeggiando il fiume Lonza. Il sentiero (che affianca la pista di sci di fondo) è in leggera salita fino a Kühmad, un piccolo villaggio costituito da stalle restaurate (ma disabitate) e da una chiesetta. Un posto dove perdersi scattando foto e dove l’unico rumore è quello del fiume che scorre.
Continuando a seguire il sentiero, tornante dopo tornante e chalet dopo chalet si giunge alla Fafleralp. Qui la vista si perde: in una direzione sulla Lötschental e sulle sue cime, tra cui il Bietschhorn, nell’altra verso i ghiacciai del Lang e dell’Anen e verso le Alpi vallesane e bernesi. In linea d’aria, infatti, non siamo per nulla lontani dal ghiacciaio dell’Aletsch. Tra l’altro, la regione Jungfrau-Aletsch-Bietschhorn è iscritta nella lista del patrimonio naturale mondiale dell’UNESCO dal 2001.
Alla Fafleralp vi è un bellissimo hotel con ristorante – ci siamo ripromessi di tornare, in futuro, a trascorrere la notte – dove vale la pena fermarsi per una pausa! Il rientro è in discesa e completamente al sole, epilogo perfetto di un weekend rilassante, in un luogo lontano dal turismo di massa e dalla frenesia quotidiana.










