Arnisee Trail: quel che non ti aspetti!

Per l’ultima racchettata di questo inverno abbiamo scelto l’Arnisee Trail, nel Canton Uri. Un’escursione che non conoscevamo ma che ci ha davvero sorpreso per l’inattesa bellezza e la semplicità del percorso, così come per la pace dei luoghi visitati. Gli itinerari da percorrere con le racchette, inoltre, sono due, ciò che dà la possibilità di scegliere la lunghezza di questa bella gita urana.   

Il punto forte dell’Arnisee Trail? L’omonimo laghetto ghiacciato

Tutta l’escursione è molto piacevole e si svolge in un paesaggio invernale incantato. Ma ciò che rende speciale l’Arnisee Trail è l’omonimo laghetto ghiacciato: uno specchio d’acqua non molto grande in cui si specchia il Bristen, una montagna dalla forma piramidale, considerata il simbolo del Canton Uri. Solo questo spettacolo vale la gita.

Ecco quindi l’itinerario suggerito

28 marzo 2021, Restaurant Alpenblick (m1366)– Arnisee (m1368) – Ludiberg – Mittel Arni (m1290) – Vorder Arni (m1300) – Mittel Arni (1290) – Ludiberg – Rüti – Chänzeli – Arnisee (m1368) – Restaurant Alpenblick  (m1366)

Link all’itinerario su SvizzeraMobile

Pronti, partenza, via!

In una domenica super soleggiata partiamo da Intschi, un piccolo paese urano di cui ignoravamo l’esistenza, dove prendiamo un’altrettanto piccola funivia. I parcheggi sono molto comodi. In 6 minuti circa di viaggio, dove io evito in ogni modo di guardare a valle, giungiamo alla stazione a monte, dove vi è un ristorante (che in questo periodo offre il servizio take-away e che è anche albergo: date un’occhiata, si può dormire in alcuni “barili” giganti!!!) da cui parte l’escursione.

Inizialmente il sentiero costeggia il lago ghiacciato. Poi scende verso due piccoli nuclei di case: Ludiberg, dapprima, e Mittel Arni, in seguito. A Mittel Arni, tra l’altro, si può arrivare anche con la funivia che sale da Amsteg. Pare incredibile che un luogo talmente sperduto sia raggiungibile con due cabine diverse!

Qui il sentiero si divide e prendiamo quello che procede in salita. L’innevamento è ancora buono e ci fermiamo spesso ad ammirare il paesaggio. Credo sia più una scusa per riprendere fiato! Le fattorie e alcuni piccoli rifugi sembrano osservare la valle sottostante. Ben presto, alla fine della salita e dopo una discesa negli alberi un po’ birichina, che ci fa perdere la traccia, iniziamo ad intravvedere la Reuss. Attraversa Erstfeld, Attinghausen e Altdorf e poi arriva a Flüelen, dove si getta nel lago di Uri, braccio del lago dei Quattro Cantoni.

Giungiamo a Vorder Arni, dove facciamo una prima pausa proprio per ammirare questo paesaggio. Peccato solo che, grazie alla solita disattenzione, faccio cadere la borraccia e perdo tutto il thé caldo che avrebbe allietato la nostra pausa!

Ritorniamo poi verso Mittel Arni seguendo un altro sentiero – l’itinerario è infatti circolare – e ancora verso Ludiberg. Anche qui, rispetto all’andata, scegliamo di percorrere un altro sentiero che, attraversando il bosco in salita e mettendoci a dura prova, ci riporta al lago.

Una volta sullo specchio d’acqua vale la pena fare una piccola deviazione, salire a Chänzeli per poi tornare all’Arnisee. Volendo il sentiero continua verso Diessenbrunnen, Torli e la Bergkappelle. Noi però questa volta scegliamo di rilassarci e di goderci una giornata incredibilmente primaverile in un paradiso ancora invernale.

Una racchettata circolare facile ma non scontata in un piccolo paradiso invernale. Assolutamente da segnare!

Quanta gioia ad alta quota per l’Arnisee Trail?

Classificazione: 4 su 5.

Qualche dato…

DURATA1H45 CIRCA
LUNGHEZZA5.4 KM
DISLIVELLO256M
DIFFICOLTÀWT2
RISTORO SUL PERCORSOAll’inizio, al ristorante Alpenblick
FONTI D’ACQUA SUL PERCORSONO
ADATTO AI BAMBINI
PUNTI PANORAMICI
PARCHEGGIO

Qualche immagine…

Weekend in Svizzera in inverno: la magia della Lötschental

Sono legata ai posti che conosco, sono un po’ abitudinaria, mi piace tornare dove mi sento a casa. Nel contempo però amo le nuove scoperte, mi incuriosiscono e mi entusiasmano. Ed è successo anche con la Lötschental. Non la conoscevo, di lei avevo letto solo che la chiamano la “valle magica”. E ho capito presto il perché. Non la conoscete? Ecco allora un paio di idee per scoprirla, utili per trascorrere uno specialissimo weekend in Svizzera in inverno.

Racchette? Passeggiate? Sci? Nella Lötschental c’è tutto ciò che rende speciale un weekend in Svizzera in inverno

Pur se piccola, la Lötschental – una valle ben lontana dai grandi centri turistici e con pochi villaggi ancora autentici – offre diverse possibilità di svago, dallo sci allo sci di fondo, dalle passeggiate alle escursioni con le racchette. Noi abbiamo deciso di partire per un weekend e di lasciare gli sci a casa. L’obiettivo era stare nella natura, in luoghi possibilmente deserti e soleggiati, per recuperare un po’ di stanchezza e staccare dalle giornate, ormai purtroppo tutte uguali, di questo periodo ancora contraddistinto dalla pandemia.

In questo articolo mi concentro quindi su tre escursioni, fattibili sia a piedi sia con le racchette, che ci hanno regalato due giornate speciali.

1. Emozioni ad alta quota sul sentiero più alto d’Europa!

27 febbraio 2021, Hockenhorngrat (3111 m) – punto panoramico – Hockenhorngrat (3111m)

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Ebbene sì! Avete letto bene! Nella Lötschental c’è un’escursione invernale molto particolare che, oltre a essere cortissima, facile e a portata di tutti, si svolge sul sentiero più alto d’Europa e offre un panorama spettacolare. Per arrivarci bisogna salire fino all’Hockenhorngrat con i locali impianti di risalita.

Si prende la teleferica a Wiler, dove vi sono ampie possibilità di parcheggio, e in pochi minuti si arriva a Lauchernalp. Da lì si sale ancora, dapprima con due seggiovie e in seguito con una cabinovia, e si arriva all’Hockenhorngrat, a 3’111 metri! Scesi dalla cabina ci si dirige a piedi verso sinistra, seguendo il sentiero. All’inizio sembra di essere sulle piste da sci ma in realtà non ci si dà nessun fastidio con gli sciatori.

La passeggiata è breve (per andata e ritorno calcolare una quarantina di minuti) ma intensa: il fiato manca, e non solo per l’altitudine, ma anche e soprattutto perché si gode di una vista mozzafiato sulle vette circostanti. Qualche esempio? Il Cervino, il Dôme, il Monte Bianco…

A onor del vero, prima di scendere, abbiamo fatto anche una piccola deviazione che, percorrendo il sentiero dedicato allo sci escursionismo, ci ha permesso di addentrarci ancor di più in questo panorama stupendo e di arrivare proprio davanti al Kleinhockenhorn. Una meraviglia per gli occhi!

Si ritorna poi agli impianti di risalita seguendo lo stesso percorso e si scende nuovamente fino a Lauchernalp.

Consiglio di fare questa breve passeggiata con il bel tempo e di unirla all’escursione circolare che racconto sotto la Gallery.

2. Itinerario ad anello a Lauchernalp, il regno delle famiglie

27 febbraio 2021, Lauchernalp (1968m) – Hockenalp (2048m) – Stafel (2100m) – Lauchernalp (1968m)

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Lauchernalp è un terrazzo sulla Lötschental. Un terrazzo formato da una serie di rustici romantici, dove il sole batte da mattina a sera, dove si scia, dove si passeggia e dove si possono fare escursioni con le racchette.

Noi abbiamo scelto un classico della regione, un itinerario circolare – percorribile sia a piedi che con le racchette, a dipendenza della quantità di neve – che da Lauchernalp porta dapprima a Hockenalp, in seguito a Stafel e infine nuovamente a Lauchernalp. E che evidentemente si può percorrere anche in senso inverso. La passeggiata dura circa un’ora e mezza, si snoda su un percorso di poco meno di 5 km e ha un dislivello di 230 metri circa. Niente di difficile, quindi.

Da Lauchernalp si prende il sentiero che parte sotto l’arrivo della funivia. La prima parte è leggermente in discesa finché, dopo circa un quarto d’ora, si sale a destra, in direzione di Hockenalp. Prima di giungere a questa malga s’inizia ad intravvedere l’attrazione che, secondo noi, da sola vale la passeggiata: la cappella di Hockenalp, dedicata a Sant’Anna. Costruita nel 1959, in legno scuro, fa contrasto con il bianco della neve e il blu del cielo. Una meraviglia.

Da qui, dopo le foto di rito, si riparte in direzione di Stafel. Dopo altri 200 metri in leggera salita, si costeggia una delle due stazioni intermedie. Dopodiché, ad attenderci è lo splendido nucleo di Stafel da cui si gode di un bellissimo panorama su tutta la Lötschental. Qui inizia la discesa su Lauchernalp. Il sentiero si snoda tra i molti bellissimi rustici della collina e porta comodamente all’arrivo della teleferica. Imperdibile, anche per le famiglie!

3. Fafleralp: biglietto andata e ritorno. O solo andata?

28 febbraio 2021, Blatten (1540m) – Kühmad (1625m) – Fafleralp (1787m) – Kühmad (1625m) -Blatten (1540m)

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Nemmeno l’escursione verso la Fafleralp delude. In questo caso si tratta di un itinerario più impegnativo delle passeggiate appena descritte: 9 km, percorribili in massimo 3 ore (andata e ritorno) e con un dislivello di 280 metri. Se però calcolate che alla Fafleralp ci si può fermare per il pranzo o per uno spuntino, o anche solo per un aperitivo, riposandosi al sole… l’escursione si trasforma in una proposta perfetta per riempire l’intera giornata! Così come abbiamo fatto noi!

Si parte da Blatten, l’ultimo villaggio della Lötschental, dove vi sono diversi parcheggi. Ci si addentra nella Valle costeggiando il fiume Lonza. Il sentiero (che affianca la pista di sci di fondo) è in leggera salita fino a Kühmad, un piccolo villaggio costituito da stalle restaurate (ma disabitate) e da una chiesetta. Un posto dove perdersi scattando foto e dove l’unico rumore è quello del fiume che scorre.

Continuando a seguire il sentiero, tornante dopo tornante e chalet dopo chalet si giunge alla Fafleralp. Qui la vista si perde: in una direzione sulla Lötschental e sulle sue cime, tra cui il Bietschhorn, nell’altra verso i ghiacciai del Lang e dell’Anen e verso le Alpi vallesane e bernesi. In linea d’aria, infatti, non siamo per nulla lontani dal ghiacciaio dell’Aletsch. Tra l’altro, la regione Jungfrau-Aletsch-Bietschhorn è iscritta nella lista del patrimonio naturale mondiale dell’UNESCO dal 2001.

Alla Fafleralp vi è un bellissimo hotel con ristorante – ci siamo ripromessi di tornare, in futuro, a trascorrere la notte – dove vale la pena fermarsi per una pausa! Il rientro è in discesa e completamente al sole, epilogo perfetto di un weekend rilassante, in un luogo lontano dal turismo di massa e dalla frenesia quotidiana.

Quanta gioia ad alta quota per la Lötschental?

Classificazione: 4.5 su 5.

Racchettata a Cioss Prato: la Valle Bedretto non delude mai

In questo inizio di anno sono ancora un po’ stanca e acciaccata e quindi ne approfitto per andare alla scoperta di nuovi e facili sentieri da percorrere con le racchette (o ciaspole che dir si voglia). A questo giro è il turno di Cioss Prato, nella sempre splendida Valle Bedretto, e dei suoi due percorsi ad anello. Le previsioni del tempo sono ottime, motivo per cui decidiamo di partire per una racchettata a Cioss Prato.

La meteo però ci gioca uno scherzetto: il sole infatti non si fa vedere, nascondendosi sopra un soffitto di nebbia leggera! Ciò nonostante la giornata riesce perfettamente e ci permette di scoprire un itinerario che non avevamo ancora provato, in un contesto naturalistico idilliaco, nonché di evadere dallo stress della settimana (aspetto mooolto importante!).

La racchettata a Cioss Prato è davvero facile e adatta a tutti

A Cioss Prato gli anelli sono 2 e se combinati tra loro formano un solo itinerario, breve, super abbordabile e con un dislivello minimo, a prova di famiglia. Anche chi ha bambini che non vogliono camminare troppo, o semplicemente chi porta bambini nello zaino, trova quindi in Cioss Prato una soluzione per trascorrere una bellissima giornata nella neve. Anche Svizzera Mobile propone questa racchettata ed è la numero 956.

Ecco quindi l’itinerario suggerito

20 febbraio 2021, Cioss Prato – Gallinoso (m1516) – Prato (m1569)– Grasso dei larici (m1599) – All’Acqua (m1612)– Cioss Prato

Link all’itinerario su SvizzeraMobile

Pronti, partenza, via!

Il luogo della partenza non si può sbagliare. Infatti risalendo in macchina la Valle Bedretto, da Airolo in una quindicina di minuti si giunge a Cioss Prato. Si nota subito lo sci-lift e vi sono ampie possibilità di parcheggio sia sulla destra che sulla sinistra della strada.

Una volta messe le racchette ai piedi, si può scegliere da che parte iniziare la passeggiata: il percorso è infatti circolare. Noi abbiamo deciso di andare dapprima verso destra, per intenderci in direzione di Bedretto e Airolo.

Il sentiero è da subito ben segnalato e ben battuto, non presenta né salite né discese esagerate, e si snoda in un bosco di larici. Un paesaggio idilliaco che permette un contatto molto stretto e rigenerante con la natura. Un silenzio incredibile. Un bianco che, in questa giornata grigia, si confonde quasi con il cielo.

Una volta arrivati a Prato si cambia direzione e si ritorna verso Cioss Prato, dove dopo una piccola salita si attraversa anche lo sci-lift. Si prosegue poi verso All’Acqua, a cui si giunge dopo circa un’ora dall’inizio della gita e, soprattutto, dopo l’unica vera salita della giornata. Agli sportivi veri forse interessa sapere che al termine di questa salita s’incrocia la traccia che porta alla Capanna Piansecco e al Chuebodengletscher, mete ambite ma decisamente più impegnative (soprattutto la seconda).

Da All’Acqua si segue il sentiero che riporta a Cioss Prato, a cui si arriva in una mezzoretta. Racchettata breve ma intensa e a contatto con una natura di una bellezza incontaminata, come tutta la Valle Bedretto!

Quanta gioia ad alta quota per la racchettata a Cioss Prato?

Classificazione: 4 su 5.

Qualche dato…

DURATA2h circa
LUNGHEZZA4 KM
DISLIVELLO180 M
DIFFICOLTÀWT2
RISTORO SUL PERCORSOAD ALL’ACQUA E A CIOSS PRATO
ACQUA SUL PERCORSONO, SOLO AD ALL’ACQUa E A CIOSS PRATO
ADATTO AI BAMBINI
PUNTI PANORAMICINO
PARCHEGGIO

Qualche immagine…

Racchettata a Dalpe: l’incanto di Boscobello e Val Piumogna

In questo periodo sportivamente allietato dai Mondiali di sci, tra le racchettate in Ticino che meritano una medaglia vi è la racchettata a Dalpe. Ok, forse Dalpe non è Cortina, ma vi assicuro che in quanto a paesaggi incantati non ha nulla da invidiare alla regina delle Dolomiti.

Anzitutto vale la pena ricordare che i percorsi sono 4 e portano il nome di 4 animali: riccio, scoiattolo, marmotta e lupo. A questo link trovate tutti i dettagli. I 4 itinerari possono essere combinati tra loro, così da creare un’escursione su misura sia a livello di lunghezza sia di dislivello, ben adattabile anche a chi non è un esperto di racchette.

Noi abbiamo voluto unire il Boscobello e la Val Piumogna e il risultato ottenuto è stato semplicemente incantevole.

La racchettata a Dalpe: un po’ scoiattolo e un po’ marmotta

Per la nostra racchettata a Dalpe abbiamo quindi scelto di percorrere dapprima il percorso scoiattolo e in seguito il percorso marmotta. In questo inizio di anno ho qualche acciacco (sarà l’età?!) e quindi ho preferito non esagerare, né con il dislivello, né con i chilometri… e in questo senso la scelta si è rivelata perfetta!

Ecco quindi l’itinerario suggerito

14 febbraio 2021, Dalpe (m1206) – Cléuro di Dalpe (m1272) – Boscobello (m1336) – Piumogna (m1405)- Boscobello (m1336) – Vidrasco – Dalpe (m1206)

Link all’itinerario su SvizzeraMobile

Pronti, partenza, via!

Il luogo della partenza è facile da trovare. Con l’auto si segue la via principale che sale da Prato Leventina e una volta arrivati a Dalpe, all’altezza della strada che scende verso il nucleo e l’hotel Des Alpes, si svolta a destra. Vi è un parcheggio dove si può lasciare la macchina e da cui si dirama un sentiero ben marcato nella neve.

Partiamo quindi seguendo questo sentierino e dopo circa 5 minuti svoltiamo a sinistra, iniziando a salire leggermente. Il sole è alto nel cielo e illumina il paesaggio. Non mi reco spesso, a Dalpe, ma mi rendo conto del potenziale di questo piccolo villaggio dell’Alta Leventina anche in inverno.

Teniamo sempre la sinistra e continuiamo a salire finché non arriviamo a Cléuro di Prato. Tanta neve, una stalla e qualche cascina qua e là rendono il paesaggio speciale. Già da qui si gode di un bel panorama, non solo su Dalpe ma anche sulle montagne circostanti. E quindi in lontananza si vedono l’assolata Carì e il Pécian (vi ricordate che meraviglia l’escursione al Pizzo Pécian?).

Continuiamo a salire finché non raggiungiamo la stradina ben battuta che s’infila nel Boscobello. Qui entriamo in un bosco magico e inizia una delle parti più spettacolari dell’escursione: i larici imbiancati, con il freddo di questi giorni, si sono trasformati in alberi incantati, che brillano sotto i raggi del sole che vi filtra attraverso. Qui è presente l’unico strappetto della giornata, ma vi assicuro che il posto è talmente bello che lo si supera senza nemmeno rendersene conto.

Il sentiero si allarga e da qui procediamo in falso piano, sempre al sole (attenzione! Mi dicono che nel mese di dicembre e di gennaio questa parte rimane più ombreggiata). In circa 15 minuti arriviamo al primo ponticello sulla Piumogna. Il fiume scorre tra le pietre innevate e il paesaggio invoglia a proseguire. Continuiamo quindi ad addentrarci nella Val Piumogna seguendo il sentiero sulla destra del fiume, che in altri 15 minuti circa ci porta dapprima nel nucleo di Polpiano, poi nel piccolo nucleo di Piumogna e infine al secondo ponticello sulla Piumogna. È un posto incantevole e, complice una giornata perfetta dal punto di vista meteorologico, fotografo tutti gli angoli possibili e immaginabili. Quanta pazienza per chi mi accompagna!!!

Dopo le foto di rito giunge il momento di tornare indietro, imboccando però il sentiero sull’altro versante del fiume, che in un quarto d’ora circa ci riporta, scendendo leggermente, al primo ponticello. Da qui riprendiamo la via che abbiamo percorso all’andata, in direzione di Dalpe. All’uscita del Boscobello decidiamo di allungare un po’ l’itinerario e fare una piccola deviazione verso lo scilift di Prato Leventina, senza però raggiungerlo: scendiamo infatti lungo il pendio, in mezzo alla neve fresca, fino a ricongiungerci con la strada che ci riporta alla macchina.

Giornata perfetta, luogo incantevole, scorci speciali: magia assicurata per questa escursione a portata anche dei più pigri!

Quanta gioia ad alta quota per la racchettata a Dalpe?

Classificazione: 4.5 su 5.

Qualche dato…

DURATA2h30 circa
LUNGHEZZA9.3 KM
DISLIVELLO277 M
DIFFICOLTÀWT2
RISTORO SUL PERCORSOSOLO IN PAESE
ACQUA SUL PERCORSOA INIZIO PERCORSO
ADATTO AI BAMBINI
PUNTI PANORAMICIÈ TUTTO UN PANORAMA!
PARCHEGGIO

Qualche immagine…