Una splendida passeggiata autunnale in Ticino: il lago di Sfille

Ci sono colori che solo l’autunno sa regalare. Sfumature che non trovi in nessun’altra stagione. Il verde che diventa arancione, l’arancione che diventa giallo, il giallo che diventa oro… sembra incredibile ma con una splendida passeggiata autunnale in Ticino ti rendi conto che è tutto vero.

La splendida passeggiata autunnale in Ticino che mi è rimasta nel cuore

Manco a dirlo, l’escursione al Lago di Sfille mi è rimasta nel cuore. Un luogo di straordinaria bellezza. Una giornata indelebile nell’Alta Vallemaggia. Paesaggi e colori unici. Un cielo perfetto. E la compagnia giusta. Se vi fidate di me, mettete il Lago di Sfille in agenda per il mese di ottobre!

Ecco quindi l’itinerario suggerito

7 ottobre 2020, Cimalmotto (m1402) – Fiümigna (m1285) – Alpe di Sfii (m1631) – Lago di Sfille (m1910) – Alpe di Sfii (m1631) – Fiümigna (m1285) – Cimalmotto (m1402)

Link all’itinerario su SvizzeraMobile

Pronti, partenza, via!

La partenza è da Cimalmotto, paese in cima alla Vallemaggia (e più precisamente nella laterale Valle Rovana) che non avevo mai visitato. E mi chiedo perché, visto che è un posto meraviglioso, di quelli che non appena ci arrivi ci vorresti trascorrere un intero weekend di relax. A raggiungerlo ci vogliono diversi chilometri e diversi tornanti sino e dopo Cerentino. Forse è per questo che non ci ero ancora venuta! Ma ne vale la pena.

E vale anche la pena fare un sforzo in più, infilare gli scarponcini e salire a piedi fino al Lago di Sfille. Perché quel che si raggiunge è un luogo di infinita bellezza, che mi ha stregata e che, in men che non si dica, è entrato nella classifica delle gite più belle del 2020.

Ma andiamo con ordine. Si può lasciare l’auto all’inizio del paese, dove vi è un parcheggio all’altezza della fermata dell’Autopostale. Da lì si parte a piedi seguendo i cartelli gialli.

L’inizio è in discesa, su strada asfaltata. Si attraversano diversi nuclei di rustici, uno più bello dell’altro, finché inizia il bosco e si prende un sentiero che scende sulla destra, da percorrere fino a raggiungere un ponticello e poi Fiümigna. Sembra di essere in una foresta incantata!

Da qui si comincia a salire in modo piuttosto deciso, sempre nel bosco. I colori sono pazzeschi. Sarà che è autunno, sarà che c’è un sole meraviglioso, ma gli alberi e le loro foglie sfumano dal verde al giallo, dall’arancione all’oro. Sotto, sulla sinistra, si intravvede (e si sente!) il fiume che scorre e alcune bellissime pozze turchesi, che se fosse estate…

Bisogna fare un po’ di fatica ma quando il bosco finisce e ci si ritrova all’Alpe di Sfii si coglie la prima grande soddisfazione della giornata: tra i larici colorati si apre un pianoro dove trovano spazio diversi rustici e, sopra, le bianche cime innevate lo illuminano.

Il tempo di meravigliarsi e – invece che salire in direzione del Lago dei Pozzöi o del Lago Gelato – ripartiamo prendendo il sentiero che scende fino al torrente. Superiamo il ponte e ritorniamo a salire, girandoci moltissime volte a guardare l’Alpe di Sfii illuminata. Io sono felicissima ed entusiasta. È tutto incantevole! Dall’Alpe di Sfii all’omonimo Lago ci sono ancora circa 300 metri di salita, resa più impegnativa dalla morbida coltre nevosa appena caduta, che nelle zone d’ombra non si è ancora sciolta. Ma con un po’ di concentrazione non ci sono problemi.

Dopo il Piano delle Vacche il lago si fa desiderare, sembra sempre dietro il prossimo tornante… e non c’è mai! Ma poi ci arriviamo ed è subito amore. Il Lago di Sfille è meraviglioso, di un azzurro tanto intenso quanto brillante. Tutt’intorno gli alberi sono un po’ gialli, un po’ arancione e un po’ dorati. E le rocce ricoperte di una neve ancora bianchissima. Osserviamo il lago rapiti, mentre pranziamo sulle rocce che lo sovrastano; il sole di mezzogiorno alto nel cielo lo fa sembrare uno specchio magico. Tornare a Cimalmotto è quasi un peccato!

In discesa serve fare molta attenzione a non scivolare, soprattutto nel primo pezzo dove vi è la neve che si sta sciogliendo. Per il resto non incontriamo difficoltà e nel giro di un’ora e trenta circa siamo alla macchina.

Rientriamo a casa soddisfatti, con gli occhi pieni di magnifici colori autunnali e il cuore colmo delle mille sfumature dello Sfille.

Quanta gioia ad alta quota per il Lago di Sfille?

Classificazione: 5 su 5.

Qualche dato…

DURATAANDATA: 2.30 H CIRCA, RITORNO : 2 H CIRCA 
LUNGHEZZA12.67 KM
DISLIVELLO 902M
DIFFICOLTÀT2
RISTORO SUL PERCORSONO
SORGENTI D’ACQUA SUL PERCORSO
ADATTO AI BAMBINI
PUNTI PANORAMICINO… MA È TUTTO UN PANORAMA!
PARCHEGGIO

Qualche immagine…

La Val Bavona da non perdere

La Val Bavona è da non perdere. Tutta. È un concentrato di tipicità. Un ritorno al passato del Ticino. Un angolo selvaggio dove la natura riposa in pace, lontano dai ritmi frenetici quotidiani.

Val Bavona da non perdere: la Val Calnègia e la cascata di Foroglio

Per conoscerla, e per amarla, bisogna visitare due luoghi: Foroglio e la sua cascata e la Val Calnègia.

Di Foroglio non puoi non innamorarti. È un villaggio che racchiude in sé tutte le tipicità della Valle Bavona. Case vicine e in pietra, tetti triangolari, piccole finestrelle prendi luce e giardini curati. Il rumore più presente è sicuramente quello della famosissima cascata. Fragoroso. Scrosciante. Rimbombante. Quasi a voler evidenziare da dove si butta. E in effetti si butta da Puntid, poco meno di 200 metri sopra, all’inizio della Val Calnègia. Tutta da scoprire.

Ecco quindi l’itinerario suggerito

27 settembre 2020, Foroglio (682m)- Puntid (886m) – Gerra (1044m) – Calnègia (1108m) – Gerra (1044m) – Puntid (886m) – Foroglio (682m)

Link all’itinerario su SvizzeraMobile

Pronti, partenza, via!

Per addentrarsi nella Val Calnègia e arrivare a Puntid si sale un ripido sentiero, fatto prevalentemente di scalini che ti tolgono un po’ il fiato. Ma a togliere il fiato, a dire il vero, è Puntid, con le sue casette in pietra, così disordinatamente ordinate, ma soprattutto con il suo inconfondibile ponticello, che sovrasta acque limpidissime.

Da qui si procede comodamente lungo la Val Calnègia, sempre costeggiando il fiume, e in pochi minuti si giunge alla deviazione per la Splüia Bela, un’abitazione sotto un’enorme roccia, abbandonata, che vale la pena visitare.

Proseguendo si arriva al secondo nucleo, quello di Gerra. È severa, Gerra, e dalle sue costruzioni sotto roccia trasuda storia: è facile immaginare come i nostri contadini vivessero qui, adattandosi all’ambiente circostante.

Da qui ci vogliono ancora venti minuti circa per arrivare a Calnègia, il terzo maggengo. È una giornata un po’ grigia e come in una cartolina il verde dei pascoli fa risaltare il nucleo di case e le montagne che lo sovrastano. È un altro luogo magico, dove mangiare un panino e immaginare, là sopra, i laghi della Crosa e di Formazzöö già un po’ innevati (che è da due estati che vogliamo vedere!).

Per tornare a Foroglio basta percorrere il sentiero nel senso inverso. Basta un’oretta. Ma è un’oretta trascorsa in un Ticino tanto autentico da farti desiderare di riviverlo.

Se non vi accontentate di sentire il rumore della cascata, ma volete anche provare a sfiorarla, poco prima di arrivare in paese basta prendere la deviazione seguendo le indicazioni. Ci vogliono 5 minuti, scarpe adatte e un minimo di attenzione.

Quanta gioia ad alta quota per Foroglio e la Val Calnègia?

Classificazione: 4 su 5.

Qualche dato…

DURATAANDATA: 1.30 H CIRCA, RITORNO: 1H CIRCA
LUNGHEZZA8.54KM
DISLIVELLO503M
DIFFICOLTÀT2
RISTORO SUL PERCORSONO
FONTI D’ACQUA SUL PERCORSO
ADATTO AI BAMBINI
PUNTI PANORAMICINO
PARCHEGGIOSÌ, A FOROGLIO

Qualche immagine…